Telelavoro per i dipendenti di Monaco residenti in Italia: emendamento n. 1 dell’accordo generale sulla sicurezza sociale
L’emendamento n. 1 dell’accordo generale sulla sicurezza sociale tra il Principato e la Repubblica italiana del 12 febbraio 1982, riguardante il telelavoro per i dipendenti di Monaco residenti in Italia, è stato firmato il 10 maggio 2021 dopo molti anni di discussioni. Vedi la nostra pubblicazione (francese) > Telelavoro a Monaco: chi, cosa, dove, come?
I telelavoratori residenti in Italia saranno soggetti alla legislazione sociale monegasca per tutta la durata della loro attività di telelavoro per conto di un’impresa con sede nel Principato e viceversa.
Più del 6% dei dipendenti di Monaco risiedono in Italia, e più del 15% dei dipendenti del settore privato sono di nazionalità italiana.
La Convenzione generale sulla sicurezza sociale è entrata in vigore il 1° ottobre 1985. Un accordo amministrativo relativo alla sua applicazione è allegato ad esso. Ha abrogato quattro precedenti accordi conclusi tra l’Italia e Monaco nel 1957 (due accordi), 1961 e 1964, e regola le seguenti materie: assicurazione malattia e maternità; prestazioni in caso di morte; assicurazione invalidità, vecchiaia e superstiti; prestazioni familiari; infortuni sul lavoro e malattie professionali. È applicabile ai lavoratori italiani o monegaschi, ai loro familiari e ai superstiti che possono sollecitare periodi di contribuzione in Italia o nel Principato di Monaco.
Fonte (francese) > Comunicato stampa congiunto del 10 maggio 2021 – Telelavoro: firma di un accordo tra il Principato di Monaco e la Repubblica italiana
Per i dipendenti monegaschi che risiedono in Francia, si applica il emendamento n. 6 della Convenzione del 28 febbraio 1952 tra il Principato di Monaco e il Governo della Repubblica francese sulla sicurezza sociale. Per saperne di più, clicca qui (francese) > Telelavoro: Ordine Sovrano n° 8.693 che rende esecutivo l’emendamento n°6 dell’accordo bilaterale sulla sicurezza sociale, a partire dal 1° novembre 2016